Davos, capitale del global-fascismo dell’Occidente collettivo

feb 9th, 2024 | Di | Categoria: Recensioni

 

Davos, capitale del global-fascismo dell’Occidente collettivo

 

Lo storico Luciano Canfora nel suo ultimo saggio, ‘’Il fascismo non è mai morto’’ (edizioni Dedalo), ha inquadrato il ruolo del ‘’fascismo atlantico’’ nell’Occidente collettivo: un’arma dell’imperialismo statunitense, per sperimentare soluzioni estreme.

La dittatura fascista venne additata dallo stragista Giorgio Almirante come ‘’traguardo’’, in quanto strumento d’addomesticamento delle masse, in funzione anti-proletaria e per ridefinire le sfere d’influenza neocoloniali. Per Canfora ‘’difficilmente scomparirà’’, senza una sconfitta dei progetti egemonici USA; l’annichilimento classista d’una porzione del pianeta. Scrive il grande storico e filologo marxista è ‘’pur sempre ancora in grado di presentarsi come una risposta ‘’nazionale’’ – attraente e seduttiva – agli effetti umanamente devastanti del predominio del capitale finanziario, anche quando esso è ‘’imbellettato’’ come ‘’liberale’’, ‘’europeista’’, ecc. ‘’ 1, quindi una sperimentazione radicale per portare le élite in una nuova Architettura di potere.

L’imperialismo USA ha usato il neofascismo etnico sudamericano come ‘’piede di porco’’contro il ‘’socialismo del ventunesimo secolo’’ in America Latina; dall’altra parte l’Ucraina ed il regime sionista rivendicano l’eredità dei pianificatori della Shoah. La collaborazione fra il ‘’nazionalismo integralista’’ ucraino-nazista ed il sionismo-revisionista è alla base dell’ideologia straussiana USA; un sistema di potere funzionale a creare una dittatura liberal-globalista mondiale. Il ‘’capitalismo della sorveglianza’’ non è – direttamente – fascista, ciononostante il fascismo rimane un mezzo per ‘’colpire’’ e ‘’terrorizzare’’ le masse popolari.

Per la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, l’Occidente appoggia Kiev perché al potere sono saliti i neonazisti ‘’coccolati e colmati di attenzione nei Paesi della Nato ‘’, un sistema di potere che utilizza l’hitlerismo in quanto preservativo politico.  Anche a proposito della commemorazione dei fatti di Acca Larentia leggiamo le dichiarazioni della diplomatica russa:

‘’La Maggioranza mondiale ha il dovere di esserne a conoscenza: l’Occidente appoggia il regime di Kiev anche perché in Ucraina al potere sono saliti i neonazisti, così amati, coccolati e colmati di attenzioni nei Paesi della NATO.

È per questo che tutti tacciono quando, ad esempio, per le strade delle capitali baltiche sfilano in marcia i reduci della “Waffen SS”, la progenie e i fanatici estimatori dei collaborazionisti hitleriani, che durante la Seconda guerra mondiale assassinavano i civili. È per questo che tutti tacciono quando politici e manifestanti gridano il motto nazista “Gloria all’Ucraina”, o quando, come nel caso degli eventi del 7 gennaio, senza alcuna vergogna fanno il saluto a braccio teso.’’ 1

Il ‘’trumpismo’’ statunitense, la ‘’destra alternativa’’ ed il populismo filo-israeliano europeo hanno diversi aspetti in comune col fascismo-borghese, ciononostante non sono il nemico principale. Chi è il nemico principale? Partiamo da una notizia recente: Bill Gates ha introdotto una nuova forma di fascismo digitale, concernente il tema – ben più complesso – della biopolitica declinata in termini di ‘’lotta di classe dall’alto’’.

L’azienda di proprietà della famiglia Gates, Microsoft, ha avviato un pericolosissimo esperimento sociale ‘’per disabilitare i computer degli utenti che pubblicano notizie che si discostano dall’agenda “democratica” ufficiale degli Stati Uniti.’’ Nel programma dell’élite di Davos, il fascismo è un segmento, mentre il nazismo trova una declinazione globalista: l’Uomo per questa élite è antiquato, in quanto l’ideologia di riferimento è il transumanesimo, la creazione di ‘’uomini rinati’’ simili a zombie.

La dittatura tecnocratica di Davos si serve del fascismo per mondializzare la dottrina della ‘’guerra senza fine’’, nonostante ciò come ha osservato il sociologo James Petras:

‘’La dittatura tecnocratica farà ogni sforzo per riportare al potere i politici democratici oligarchici, a condizione che siano mantenute le variazioni regressive poste in essere. Il governo tecnocratico vedrà la sua fine con “vittorie di carta”, a meno che i banchieri stranieri insistano che il “ritorno alla democrazia” operi all’interno del “nuovo ordine”. 2

L’anima di queste ‘’maschere di facciata del Capitale’’ è nera, ma di giorno vestono i colori arcobaleno della ‘’nuova sinistra’’ imperialista, quella che i comunisti cinesi chiamano ‘’sinistra bianca’’. Il fascismo ha rappresentato una ‘’controrivoluzione preventiva’’ da parte delle ‘’classi sovrastanti’’ (cit. Gramsci), mentre il transumanesimo è una ‘’controrivoluzione antropologica’’ dell’élite aziendale per trasformare l’essere umano in qualcosa di analogo agli ‘’uomini rinati’’, robot senza sentimenti nel futuro da incubo che ci aspetta. Il fascismo non è – come dice Canfora – un ‘’traguardo’’ per la borghesia, ma un preservativo da utilizzare nelle aree periferiche per proiettare la ‘’strategia della tensione’’ e Gladio nel XXI secolo. La borghesia metropolitana ha dimostrato di poter essere razzista ed omofoba, ma nello stesso tempo ha manipolato i ‘’diritti civili’’ applicando l’eugenetica (ne sono una prova le varie lobby LGBT) come falsa-soluzione al dilemma della vita (quindi anche la procreazione) e della morte (quindi la distopia sui cyber-uomini). La nuova Architettura di potere è ben più cinica del fascismo mussoliniano: è una sorta di neoconservatorismo coi tacchi a spillo.

Conclude Canfora:

‘’La ‘’sinistra’’ intanto, dopo essersi dotata di un fantasma ideologico-geografico (l’’europeismo’’), si è rivelata inadeguata di fronte ai problemi più assillanti del tempo presente: le crescenti disuguaglianze (che esplodono con peculiarità strettamente nazionali in ogni singolo Paese) nonché la grande migrazione che, dai mondi sofferenti, muove verso le aree ricche del pianeta.’’

La ‘’sinistra’’ ha abbandonato la classe operaia consegnandola al populismo filo-israeliano, ciononostante Mussolini è stato di gran lunga superato dalla perversione dell’élite aziendale. Le Capitali del nuovo global-fascismo non sono Roma o Berlino, ma Washington e Davos. Tel Aviv ne è un esempio: lo Stato ‘’per soli ebrei’’, reo d’aver commesso il genocidio dei palestinesi di Gaza, ormai capitale del neonazismo mondiale.

https://roma.mid.ru/it/press-centre/zakharova_l_occidente_appoggia_il_regime_di_kiev_anche_perch_in_ucraina_al_potere_sono_saliti_i_neon/

https://sinistrainrete.info/politica/1736-james-petras-il-nuovo-autoritarismo-dalle-democrazie-alle-dittature-tecnocratiche.html

Davos, capitale del global-fascismo dell’Occidente collettivo – l’interferenza (linterferenza.info)

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