L’ORO DEI BRICS: LA DIMENSIONE GEOPOLITICA DELL’IMPLOSIONE FINANZIARIA IN ATTO
dic 11th, 2022 | Di Thomas Munzner | Categoria: Capitale e lavoroL’ORO DEI BRICS: LA DIMENSIONE GEOPOLITICA DELL’IMPLOSIONE FINANZIARIA IN ATTO
Dalla pagina Facebook del prof. Sergio Porta.
[…] In sostanza, si tratta della fine del ciclo storico del dominio coloniale angloamericano sul mondo, descritto attraverso le lenti della de-dollarizzazione. Tale è l’enormità della posta in palio, tale la portata del fenomeno tellurico globale nell’assetto del potere cui stiamo assistendo, conseguenza del quale è lo spostamento dell’asse terrestre verso le steppe euro-asiatiche.
Questo spostamento, come non cessano di ripetere i massimi esponenti della Federazione Russa, è una determinazione storica del tutto inevitabile. La schiumante reazione del vecchio leone atlantista ormai morente potrà procurare qualche prurito nel grande corpo del movimento in corso, non certo modificarne la direzione. E qui, quando si guarda alla direzione, le cose possono farsi veramente inquietanti.
Lo scenario è quello del default degli Stati Uniti, uno scenario ormai alle porte. L’annuncio dell’entrata dei Sauditi nel BRICS, in un contesto in cui la FED negli ultimi tre anni ha stampato ciclopiche quantità di denaro, porta a iperinflazione e di conseguenza alla salita alle stelle dei tassi di interesse, e a quest punto giunge il crollo del dollaro, delle obbligazioni e delle azioni. Boom. Fine. Ma questa non è ancora la cosa più inquietante. Quella più inquietante – dice Schectman nella intervista a Jay Martin – è questa: non si può pensare che la FED non sappia tutto questo, nel momento stesso in cui ne è principale protagonista. Si deve pensare invece che ne sia regista consapevole.
Ma questa è, naturalmente, conspiracy theory.
1:40 [Andy Schectman] Ho davvero notato che le cose iniziano a cambiare nel 2017, quando all’improvviso la Bundesbank tedesca fece scalpore per aver richiesto il rimpatrio del proprio oro. Questo successe dopo sei anni al ribasso nel mercato dei metalli preziosi. Il 2017 in particolare fu un anno difficile per chi faceva azienda nei metalli preziosi. Il Bitcoin era decollato, i mercati azionari andavano alla grande, l’oro languiva e le banche centrali lo stavano vendendo. Non aveva alcun senso per me: perché le banche centrali avrebbero dovuto vendere oro? Forse perché si era nel bel mezzo di una corrente discendente e c’è questa nuova cosa chiamata Bitcoin che sta davvero iniziando partire, o forse ci stavamo solo allontanando dal vecchio modo di fare le cose e muovendo verso una nuova realtà. Nel 2017 sei ordini su 10 erano di vendita.
2:49 Quindi alla fine del 2017, a sorpresa, la Bundesbank tedesca che aveva iniziato a rimpatriare il proprio oro dalla Federal Reserve di New York uno o due anni prima, ne fece un caso pubblico. Dissero: ehi, rimandateci indietro tutto il nostro oro.
È davvero importante capire che dalla fine della seconda guerra mondiale in poi gli Stati Uniti hanno sempre detenuto la maggior parte dell’oro mondiale. Il motivo è, in breve, che alla fine della guerra a Bretton Woods il dollaro è stato consacrato valuta di riserva mondiale. In sostanza, abbiamo fatto una promessa al mondo dicendo: dateci il vostro oro perché qui è al sicuro. Vi pagheremo 35 dollari l’oncia per il vostro oro e in cambio vi prendete i proventi e comprerete i nostri titoli del Tesoro USA. Questi vi daranno un rendimento su un bene non fruttifero che sarà custodito in modo sicuro, e che vi rivenderemo quando vorrete, sempre a 35 l’oncia. Da allora è stato così per molto tempo e tra poco arriveremo a parlare del momento in cui tutto questo è cambiato. La Germania quindi nel 2017 dice all’Occidente di restituire il loro oro, e nel giro di poche settimane la Banca d’Austria, la Banca d’Ungheria, la Banca di Turchia, la Banca Nazionale Ceca, la Banca Nazionale Olandese, seguirono l’esempio e dissero la stessa cosa: ridateci il nostro oro. E l’hanno detto non solo alla Fed di New York ma anche alla Banca d’Inghilterra: vogliamo rimpatriare il nostro oro. E questo è davvero strano in questo momento, perché eravamo nel bel mezzo di una dinamica discendente dell’oro che andava avanti ormai da cinque-sei anni, e ora le banche centrali stavano rimpatriando il loro oro.
4:44 E nel 2018, l’anno successivo, quegli stessi gruppi che avevano rimpatriato il loro oro hanno acquistato più oro rispetto a quanto avevano fatto nei 60 anni precedenti messi insieme. Quindi qui stava davvero succedendo qualcosa. Queste banche avevano rimpatriato il loro oro dalla FED e dalla Bank of England e ora stavano acquistando nuovo oro in grandi quantità. Molto interessante. Nel 2019 questi numeri sono aumentati di quasi il 100% in termini di acquisti d’oro da parte delle banche centrali. La tendenza stava aumentando significativamente. Le banche centrali non solo rimpatriavano il loro oro, ma ora stavano comprando nuovo oro. E questo mi lasciò perplesso, fino a quando arrivai alla pietra miliare numero uno.
6:20 Pietra Miliare numero 1. Siamo nel 2019, e dopo che le banche hanno appena accumulato oro in modo massiccio nei precedenti due anni e mezzo e rimpatriato tutto il loro oro, uno si chiede: avranno mica avuto informazioni riservate? E questo è il punto che voglio trattare qui: nell’aprile del 2019 la BIS (Bank of International Settlements), cioè la banca centrale dei banchieri centrali con sede a Basilea in Svizzera, senza dir nulla a nessuno ha riclassificato l’oro come unico altro asset di categoria 1 per la riserva mondiale. Ora, dal 1944 alla fine della guerra c’era stato solo un asset di categoria 1 riconosciuto dalle banche centrali, e questo era il dollaro e i titoli del tesoro USA. Erano una risorsa semplicemente senza rischio. E ora, dal nulla e molto, molto silenziosamente, elevano l’oro dalla categoria 3, dove solo il 50% è valutato in bilancio, alla 1, dove è tanto buono quanto il contante. E questo ti fa chiedere se le banche centrali non abbiano ricevuto questo messaggio da BIS: ehi, porta a casa il tuo oro e comincia ad accumularne! Ecco, credo che la risposta a quella domanda sia: sì!
7:20 Poi, nel 2020 vediamo altre cose a cui si possono collegare i puntini. Una di queste è la Pietra Miliare numero 2. Ciò di cui sto per parlare è iniziato qualche anno prima, ma ha davvero preso piede a partire dal 2020. Io lo considero l’evento forse più significativo delle nostre vite fino a questo punto: si tratta del lancio dell’iniziativa cinese della “Belt Road Rail” (Cintura Stradale-Ferroviaria). La maggior parte delle persone con cui parlo non ha la più pallida idea di cosa questa sia, ma è una cosa dall’impatto enorme e incredibilmente significativo per l’Occidente e il suo futuro. Perché si tratta del progetto infrastrutturale più ambizioso mai tentato nella storia umana. Esso collega l’Asia e l’Africa a parti dell’Europa e persino del Sud America. La vecchia Via della Seta, più canali marittimi, ponti, ferrovie, strade. Questo nuovo sistema infrastrutturale sarà riservato all’uso militare e commerciale. È come il Canale di Panama, ma molto più importante. Ma quello che le persone devono capire è che questa specifica piccola opera rappresenterà oltre il 75% della popolazione umana e il 45% del PIL (calcolato al netto della nuova industrializzazione).
9:15 I contratti e gli accordi della nuova Belt Road Rail vengono regolati in massima parte nella divisa del nuovo Yuan Digitale cinese. Questa è una cosa molto, molto, molto grossa, perché negli ultimi tre anni lo Yuan Digitale ha effettuato con successo transazioni al rialzo pari a 20 miliardi di dollari in scambi e accordi, incluso per le Olimpiadi invernali. Io vorrei definirlo una prova beta. Ci torneremo più oltre, ma è davvero una cosa enorme, una in cui il 75 percento della popolazione umana sta iniziando a essere indottrinato all’uso di una nuova valuta e un nuovo sistema di contrattazione. Questo ambizioso progetto infrastrutturale è quasi del tutto privo di partecipazione americana e completamente privo di accordi stipulati in dollari.
10:05 [Robert Kyosaki]: È come Marco Polo e la Via della Seta, è una cosa significativa fino a questo punto: Marco viaggiò dall’Italia fino alla Cina e iniziò a collegare i puntini, mentre l’iniziativa Belt Road Rail, che i cinesi stanno intraprendendo utilizzando la loro CBDC (Central Bank Digital Currency) garantita da asset concreti farà passare al sistema cinese il 75% della popolazione mondiale.
10:54 [Andy Schectman] Questo è l’inizio della realizzazione dell’infrastruttura, sia interna che esterna, che rappresenta la base per la massiccia de-dollarizzazione. Ma ci arriveremo tra un attimo. Altre cose iniziano ad accadere nel 2020 che davvero mi fanno dire: ehi, ho visto qualcosa qui, non ci sono dubbi. Improvvisamente l’FMI (Fondo Monetario Internazionale), un gruppo di quasi 200 paesi istituito a Bretton Woods, dice al mondo: vogliamo una nuova Bretton Woods. Che cosa significa? Significa che 200 paesi di tutto il mondo vogliono un nuovo standard, non lo standard di Bretton Woods, ovvero che il dollaro USA è la valuta di riserva mondiale. Lo hanno detto proprio sul loro sito web: chiediamo una nuova Bretton Woods. Un momento: qualunque cosa voglia dire, questo mi ha davvero fatto pensare: è qualcosa perfino più grande di quanto avessi pensato. Quando hai 200 paesi da tutto il mondo, oltre a 1) l’iniziativa Belt Road Rail; 2) l’oro che viene riclassificato in categoria 1; 3) tutte le banche centrali rimpatriano il loro oro. E ora: 4) l’FMI vuole un nuovo standard! Ora non ci sono più dubbi che stia succedendo davvero qualcosa.
12:05 E diventa ancora più profondo. Ovviamente, nel 2020 le banche centrali stanno ancora accumulando massicciamente oro, intendo accumulandolo in grande quantità, soprattutto Russia, Cina, India e i membri dei BRICS, quelli forti: Russia, Cina, India, Sud Africa stanno continuando a comprarlo. Poi, vediamo qualcosa venir fuori dal nulla sul mercato Comex, la borsa dei metalli qui negli Stati Uniti. Ogni settimana la borsa delle materie prime del mercato Comex pubblica un Rapporto che si chiama Commitment of Traders Report. Il Commitment of Traders Report mostra il posizionamento, lungo o corto, dei maggiori operatori di borsa. In genere, si tratta solo di banche commerciali e speculatori, ovvero gli hedge fund, e se uno va lungo l’altro va corto e viceversa. È un gioco a somma zero, per così dire. Laddove gli hedge fund che speculano sul denaro andranno lungo, le banche commerciali andranno corto, e viceversa. E questo è tutto ciò che ho sempre visto nel rapporto Commitment of Traders fino al 2020. Poi, dal nulla, ecco un nuovo elenco di soggetti acreditati sul Commitment of Traders, chiamato “Altri” (the Others). Chi diavolo sono gli altri? Sono fondi familiari e fondi sovrani. Sono ritenuti gli operatori privati più informati e ben finanziati del pianeta. E la maggior parte degli scambi che questi soggetti fanno su Comex lo dirigono su qualcosa chiamato “il Globex”, che dà loro un po’ più di privacy e anonimato. Quindi, nessuno sa davvero chi siano, ma quello che hanno fatto nel 2020 seguiva esattamente ciò che facevano le banche centrali: ritirare metallo dalle borse. Quello che è successo nel 2020 è che questo gruppo di “Altri” ha iniziato a prosciugare il mercato, il mercato Comex, dell’asset fisico. Dopo che nessuno ne aveva mai richiesto il ritorno in possesso, in un anno – nel 2020 – è stato ritirato più argento di quanto ne fosse ritirato in un decennio tipico, e più oro di quanto abbia nelle sue riserve ufficiali la Banca del Giappone! Abbiamo quindi gli investitori privati meglio finanziati e informati che fanno esattamente la stessa cosa che hanno fatto le banche commerciali e le banche centrali e cioè: rientrare in possesso del proprio metallo e accumularne del nuovo. Eccoci quindi nel 2020 in cui all’improvviso vedi tutte queste cose accadere: l’FMI chiede un nuovo sistema, l’oro viene riclassificato in categoria 1, le banche centrali rimpatriano il loro oro, le banche commerciali acquistano copiosamente oro: e nessuno sa niente di tutto questo.
14:52 Ed eccoci al 2021, in cui vediamo la Russia, e la Turchia, e l’India, e la Polonia, e la Cina, e il Kazakistan, e l’Ungheria, e la Tailandia, e il Giappone, e il Brasile, e la Repubblica Ceca e la Turchia, che stanno tutti comprando oro. Nessuno ne parla, a causa del suo status di asset di categoria 1 e senza rischi.
Ora fatemi tornare per un momento a ciò di cui abbiamo parlato prima riguardo al dollaro come valuta di riserva mondiale: il dollaro, per quanto concernente i governi nazionali, era sostenuto dall’oro. Noi (gli USA) avevamo promesso al mondo: potete riavere in ogni momento tutto il vostro oro accumulato presso di noi, o anche solo i dollari che possedete, in cambio dei vostri dollari al costo stabilito di $35 per oncia.
Nel 1971 però, verso la fine della guerra del Vietnam, il presidente de Gaulle dalla Francia si rese conto che stavamo emettendo più dollari e buoni del tesoro per finanziare la guerra di quanto avessimo a supporto in oro, così inviò navi da guerra piene di dollari al porto di New York e disse al presidente Nixon: rivogliamo il nostro oro per questi dollari. E noi glielo abbiamo dato, cosa che ha dissanguato una parte molto ampia delle riserve d’oro detenute presso il tesoro USA. A quel punto Nixon disse: ok, agosto del 1971, il negozio è chiuso. Temporaneamente, anche se non si è mai riaperto quindi è stato un lungo periodo temporaneo. Ma abbiamo mantenuto la nostra promessa al mondo, e da quel momento in poi il dollaro non è stato più garantito da nulla.
16:35 Cosa ha mantenuto quindi, da quel momento in poi, il dollaro come valuta di riserva mondiale? A questa domanda si ottengono normalmente una miriade di risposte, di solito gravitanti intorno alla nostra forza militare, o che abbiamo l’economia più grande e robusta, o qualsiasi altra cosa, e immagino che si potrebbe sostenere che alcune di queste risposte siano giuste. Ma ciò che ha davvero mantenuto il dollaro la valuta di riserva mondiale da allora in poi è stato che tre anni dopo Henry Kissinger fu inviato in Arabia Saudita per fare ai Sauditi una promessa: vi sosterremo – disse – chiamiamolo “accordo congiunto di cooperazione militare”. Ti forniremo munizioni e appoggio, e vi assicuriamo che nessuno creerà mai problemi al Regno saudita. Ma in cambio di questo l’OPEC valuterà il petrolio in dollari a livello globale. Va bene – dissero i Sauditi. Quindi dal 1974 ogni singolo paese del pianeta ha dovuto possedere dollari per comprare petrolio, il che ha creato questa domanda sintetica per il dollaro, chiamato “petrodollaro”, e questo fatto ha reso il dollaro la valuta di riserva mondiale. Se vuoi portare energia nel tuo paese devi possedere dollari. È la protezione del Regno saudita e, di conseguenza, il rapporto con l’OPEC che ha permesso al dollaro dal 1974 in poi di rimanere la riserva mondiale. Tre anni prima, quando il legame con l’oro fu rescisso o, il dollaro divenne moneta fiat (inconvertibile), perché non era più sostenuta da nulla. Ovviamente, la storia la conosciamo tutti: da quel momento il dollaro ha perso oltre il 90% del proprio valore.
18:10 E si arriva quindi alla Pietra Miliare numero 3. Direi che questo indicatore è probabilmente più significativo dei due precedenti, e trovo deplorevole che i nostri media non dicano nulla al riguardo. Quando peró vi rendete conto che ogni giornale, stazione radio, stazione televisiva e rivista negli Stati Uniti è di proprietà di sole quattro società, capite che non c’è una giusta varietà di punti di vista e ci sono state fornite informazioni sbagliate. Perché questo momento pone le basi di tutto ciò che accadrà in questo paese andando avanti. Si tratta di quello che è successo il giorno in cui abbiamo lasciato l’Afghanistan.
Siamo il sogno americano. Io, amo questo paese. Ma vi dirò che come patriota americano ero quasi imbarazzato a definirmi americano il giorno in cui lasciammo l’Afghanistan lasciando dietro le linee nemiche… qualcosa che… qualcosa che non avremmo mai fatto nel paese in cui sono cresciuto. Non avremmo mai lasciato uomini e donne in servizio dietro le linee nemiche, non avremmo mai lasciato le persone che ci avevano affidato le loro vite, i Combattenti per la Libertà, dietro le linee nemiche, e non avremmo mai lasciato i loro dati biometrici ai talebani.
Penso che non sia un caso, questo della Pietra Miliare numero 3. Perché ci siamo messi in un enorme imbarazzo, con quelle persone appese all’ultimo aereo in partenza dall’Afghanistan. Sapere che abbiamo americani che sono ancora lì oggi è … è semplicemente imperdonabile, ed è deplorevole, e penso che abbia cambiato il modo in cui il mondo guarda agli Stati Uniti, o almeno alla nostra cosiddetta leadership. E non è una coincidenza la tempistica di questo annuncio d’importanza assoluta. Ancora una volta: cosa rende il dollaro USA riserva mondiale? La protezione del regno saudita. Cos’è successo il giorno dopo che abbiamo lasciato l’Afghanistan? Russia e Arabia Saudita hanno annunciato un accordo congiunto di cooperazione militare. Cosa? Mi state prendendo in giro? La Russia sta ora proteggendo l’Arabia Saudita? E il giorno dopo, indovina chi ha fatto lo stesso annuncio? La Nigeria: che la Russia sta proteggendo la Nigeria attraverso un accordo congiunto di cooperazione militare. La Nigeria è forse il quinto o sesto paese al mondo produttore di petrolio, e sappiamo cos’è l’Arabia Saudita. Dopo questo annuncio, in questo momento vediamo che la Nigeria sta vendendo il proprio petrolio alla Cina per un’obbligazione denominata in Yuan immediatamente convertibile in oro sullo Shanghai Gold Exchange. Si chiama Petrol Yuan Bond, e poiché è immediatamente convertibile in oro sul Shanghai Gold Exchange, è così che paesi come l’Iran eludono le nostre sanzioni: venderanno il loro petrolio ai cinesi nel Petro Yuan Bond e potranno convertire immediatamente l’Yuan in oro sul Shanghai Gold Exchange in lingotti da un chilo, e prenderne possesso. Perché lo Shanghai Gold Exchange ha consegnato quasi cento volte più oro di quello che abbiamo fatto noi nel Comex, che pure fissa il prezzo? Perché questi paesi stanno facendo proprio questo! E indovina chi altro lo sta facendo? L’Arabia Saudita! Quindi, abbiamo il pilastro dell’egemonia del dollaro, cioè i sauditi e ora la Nigeria, due dei 13 paesi membri dell’OPEC, che vendono già il loro petrolio alla Cina entrambi protetti dalla Russia. La Nigeria, che è parte dell’iniziativa Belt Road Rail, protetta dalla Cina. Stanno vendendo il loro petrolio in qualcosa di diverso dai dollari. Questo è una cosa enorme. Non ne stiamo parlando, ma rimane una cosa enorme.
21:53 Quando parliamo di alcune delle cose che abbiamo visto, puoi metterle in fila in una successione di eventi in cui impiegano molto tempo a svolgersi, ma guardando cosa sta succedendo qui, nel 2022, è evidente che sta accelerando. Vediamo quindi cosa è accaduto finora nel 2022, perché c’è da rimanere a bocca aperta. Prima di tutto, c’è il Corridoio Russia-Iran-India (INSTC – International North South Transport Corridor) che è quasi completato: collega la Russia nord-occidentale al Golfo Persico attraverso il Mar Caspio in Iran. Tutti gli altri devono fare tutto il giro, ma i paesi che fanno parte del gruppo possono passare da lì. Poi, Turchia, Egitto e Arabia Saudita hanno annunciato che stanno contemplando l’adesione all’alleanza delle Nazioni BRICS. Ora, se dici pubblicamente che “stai contemplando” significa che la questione è chiusa: questi paesi si stanno allontanando dalle alleanze occidentali e si stanno unendo alle Nazioni BRICS. E l’Arabia Saudita si sta unendo! Abbiamo la Turchia che dice che vogliono abbandonare il dollaro per i pagamenti in energia russa e hanno acquistato 75 tonnellate di oro in più nei primi sette mesi dell’anno rispetto a qualsiasi banca centrale del pianeta, sono i maggiori accumulatori di oro. La Turchia, che ha appena detto che entrerà a far parte delle nazioni BRICS e vuole abbandonare il dollaro negli acquisti d’energia russa, sta sopra tutti nel 2022 per acquisti d’oro. Ora ci sono 147 paesi sulla Belt Road Rail, inclusi tutti i 13 paesi dell’OPEC, tutti fanno parte del BRICS e dell’iniziativa Belt Road Rail. Sei delle 13 nazioni BRICS, cioè sei dei 13 paesi produttori di petrolio, hanno già aderito ai BRICS o sono in procinto di aderirvi. Il settimo, Emirati Arabi Uniti, è appena entrato a far parte della banca BRICS. E ora, un mese fa, Russia e Cina erano a braccetto su un palco annunciando una nuova valuta di riserva mondiale. Allo stesso tempo, abbiamo l’oro che esce dal mercato Comex al tasso mensile più veloce di sempre, e l’argento che viene prelevato in modo massiccio attraverso il LME (London Metals Exchange) riducendolo alla quantità più piccola da quando hanno iniziato a tenerne traccia. E abbiamo oltre 100 milioni di once di argento prelevate da SLV (iShares Silver Trust) dai partecipanti autorizzati. Vediamo quindi un massiccio accumulo di oro e argento uscire dal mercato degli scambi e rientrare alle proprietà.
24:31 Mettiamo insieme tutto questo e pensiamo a come ottenere un Great Reset. In primo luogo, fai esplodere i prezzi delle attività ai massimi storici e ai tassi di interesse più bassi della storia umana, e poi incentivi il mondo a trovare un percorso alternativo. Perché guardate cosa è appena successo ai russi, verso i quali l’85% del mondo sta dicendo: beh, noi possiamo ancora commerciare con te. Perché a loro non piace il modo in cui l’Occidente ha gestito le cose, quindi, si stanno tutti coalizzando in questa super-nazione: 147 paesi sulla Belt Road Rail. Tutti questi paesi delle Nazioni BRICS che rappresentano il 90% della popolazione umana, tutti questi insieme. Pensate alla “fallacia compositionis”: tutti questi paesi uno per uno non possono resistere agli Stati Uniti, li metti tutti insieme e domineranno gli Stati Uniti.
Allora cosa succede se componiamo insieme questo quadro? Perché questa accumulazione di oro e argento? Perché? Ricordiamo che l’oro è stato classificato come l’unica risorsa di categoria 1 livello al mondo insieme ai dollari USA. Ricordiamo le maggiori concentrazioni di denaro al mondo, le banche centrali, le banche commerciali, i fondi sovrani, i fondi familiari: tutti questi lo comprano, tutti li portano lontano dai mercati, lontano dai rischi dell’insolvenza della controparte. Possiamo vedere questo movimento in tutte le principali borse di scambio.
25:55 Cosa significa tutto questo insieme? Semplice: l’Arabia Saudita entra a far parte delle Nazioni BRICS; tutti i paesi produttori dell’OPEC, tutti e tredici, sono sulla Belt Road Rail; si siedono tutti su un palco abbracciati l’uno all’altro una domenica sera qui negli Stati Uniti, lunedì mattina da qualche parte in Cina o in Russia o dovunque sia questo incontro; e l’Arabia Saudita dice: ehi Stati Uniti, grazie è stato un grande viaggio, vi siamo grati. Come sapete, ora siamo protetti da Cina e Russia, infatti abbiamo raggiunto un accordo congiunto di cooperazione militare il giorno in cui vi siete ritirati dall’Afghanistan nel modo come lo avete fatto e ci siamo resi conto che forse non eravate il partner migliore cui legare il nostro carro. Avete mandato il presidente Biden a mendicare petrolio: non ha mendicato petrolio, non è nemmeno andato in Messico o al confine tra Texas e Messico. È venuto qui e ci ha chiesto di non unirci alle Nazioni BRICS. Ma dopo aver riflettuto abbiamo deciso che è nel nostro interesse e di tutta l’OPEC, che è sulla Belt Road Rail, di aprire gli acquisti di energia in altre valute, tra cui lo Yuan la Rupia il Rublo, forse Euro, oro e dollari. Proprio così. Fine della storia.
27:05 Perché poi, cosa succede dopo? Ogni paese del pianeta che dal 1974 ha dovuto acquistare dollari, li scarica nell’immondizia. E se avete mai visto le borse in movimento, in cui un fratello Duke dice all’altro fratello Duke: vendine di più, vendi, vendi!!!, tutti inizieranno a scaricare dollari nell’immondizia mentre il dollaro crolla. Questo è il pilastro numero uno: il valore del dollaro crolla. Cosa succede quando il crollo del dollaro arriva alle coste degli Stati Uniti? Iper-inflazione. Cosa succede come reazione avversa all’iper-inflazione? Picco dei tassi di interesse: devi avere tassi di interesse più alti per compensare la perdita di potere d’acquisto. Ed ecco il cattivo della situazione: era previsto? Sapevano che sarebbe successo? Quando tutti scaricano dollari e l’Arabia Saudita e l’OPEC ringraziano per i bei ricordi e se ne vanno, e tutti continuano a scaricare dollari, e i tassi di interesse aumentano, che succede? Azioni, obbligazioni, immobili, crollano tutti insieme nello stesso momento. I quattro pilastri della ricchezza in questo paese, azioni, obbligazioni, dollari e immobili, crolleranno tutti insieme con l’aumento dei tassi di interesse e la vendita globale del dollaro! Questo è il tuo Great Reset. Ecco quanto è veramente fragile il sistema. Ed è per questo motivo che accumuli metalli preziosi: non è per arricchirti; è perché siamo sul bordo di un cambiamento. Ricordate che abbiamo parlato del 75% della popolazione umana che risiede sulla Belt Road Rail che impara a utilizzare il nuovo Yuan digitale? Cos’è lo Yuan digitale? Per me è un beta test.
28:40 Proprio l’altro giorno è uscito un articolo di un uomo di nome Sergey Glasyev, il ministro russo incaricato dell’integrazione e della macroeconomia per l’Unione Economica dell’Eurasia. Qui ha stabilito i principi fondamentali su cui si baserà il nuovo sistema economico post-dollaro degli Stati Uniti. Dice Glazyev – cito direttamente – che non sarà basato su una sola valuta come con l’ordine di Bretton Woods, ma piuttosto su un paniere di valute locali legato profondamente a una serie di assets reali come oro, altri metalli preziosi, grano, idrocarburi, zucchero ecc. Quale modo migliore per implementare una tecnologia di Distributed Ledger Technology con cui puoi mostrare al mondo la veridicità degli ancoraggi cui tutti questi si stanno legando? Perché l’Unione Europea non funziona? In teoria, perché non ci sono pilastri cui legarsi e ogni paese si muove in direzioni diverse. Ma che ne dite di tutti questi paesi che si uniscono intorno alla comune insofferenza verso l’egemonia occidentale, tanto che stiamo assistendo alla ricucitura delle relazioni tra Iraq e Iran visto che stanno costruendo una ferrovia tra Iran e Arabia Saudita? Si stanno insomma superando le barriere tra paesi che si odiano da anni.
Conosci il vecchio adagio: il nemico del mio nemico è mio amico? Si stanno tutti compattando intorno al tema centrale. Ma non è abbastanza. Occorrono ancoraggi, ancorare fermamente tutti a qualcosa. Quali sono i paesi che possiedono tutte le materie prime? I BRICS. E tutti i paesi che stanno entrando nei BRICS possiedono tutte le materie prime. Quindi, quale modo migliore di implementare la Distributed Ledger Technology che mostrare l’ancoraggio di tutte le materie prime promesse alla nuova valuta BRICS di cui hanno appena annunciato l’uscita?
30:35 Perché l’oro è stato elevato a categoria 1? Ditemelo voi. Sapevano che sarebbe successo? L’inevitabilità nella matematica della scomparsa del dollaro sarà l’ancoraggio centrale di una nuova valuta di riserva mondiale? Quale modo migliore per mostrare l’immutabilità e la veridicità di questo ancoraggio che con uno Yuan digitale cinese di Distributed Ledger Technology che sarà il binario del nuovo sistema BRICS, della nuova valuta BRICS?
E quando ciò accadrà, Dio ci aiuti in questo paese.