Come la Russia può (e vuole?) “de-natizzare” l’Europa
giu 9th, 2022 | Di Thomas Munzner | Categoria: Politica Internazionale
Come la Russia può (e vuole?) “de-natizzare” l’Europa
In un video [sottotitoli in inglese] pubblicato ieri, Gonzalo Lira, attualmente agli arresti domiciliari a Karkov, si pone un’interessante domanda: “Cosa accadrà all’Europa quando la Russia vincerà?”. Lira afferma, e io sono d’accordo, che la Russia vincerà la guerra in Ucraina, prenderà il sud e l’est per, presumibilmente, crearne una nuova nazione, e lascerà il resto del cadavere alla Polonia, all’Ungheria, alla Romania, alla Lituania e agli altri per sbranarselo.
E dopo?
La NATO, controllata dagli Stati Uniti, sarà sempre là. È praticamente garantito che gli Stati Uniti la useranno per spingere a una vendetta per la perdita dell’Ucraina. Ciò può esser fatto con un deciso aumento di truppe e capacità missilistica lungo i confini settentrionali e baltici della Russia e con ulteriori minacce navali nell’Artico a nord e nel Mar Nero a sud. Altri dieci anni da adesso e gli Stati Uniti avrebbero la capacità di tentare un’altra grande guerra (per interposta persona) contro la Russia e, stavolta, con discrete possibilità di successo.
Nessun negoziato o accordo impedirà questo scenario. Gli Stati Uniti sono famosi per la loro incapacità di rispettare qualsiasi accordo (“недоговороспособны” [in italiano]) ed hanno rotto TUTTE le promesse e gli accordi che abbiano mai fatto con la Russia.
Decine di luminari statunitensi ed europei promisero [in inglese] alla Russia che la NATO non si sarebbe espansa neanche per un centimetro verso la Russia. Guardate dove sono adesso i confini. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno confiscato grandi quantità di denaro appartenenti allo Stato russo, e si sono perfino appropriati, in contrasto alle proprie Costituzioni, delle proprietà di privati cittadini russi solo perché sono russi.
Nel 2014, Germania e Francia firmarono per garantire elezioni in vista di un cambio di regime pacifico a Kiev. Il giorno dopo, i fascisti assaltarono il Parlamento ucraino e quelle garanzie si mostrarono per quel che erano, carta straccia. Gli Stati Uniti dissero semplicemente “ ’fanculo all’Unione Europea”. Non gli importa un fico degli interessi europei. Più tardi la Germania e la Francia negoziarono e firmarono gli Accordi di Minsk e di Minsk II. Da allora, hanno continuato a pompare in Ucraina miliardi di euro dell’Unione Europea, anche se il governo ucraino, pilotato dagli Stati Uniti, non ha fatto niente per attuare tali accordi. Sì, sono idioti a tal punto.
Gli Stati Uniti hanno installato sistemi di “difesa antimissilistica” in Polonia e in Romania, progettati in realtà per lanciare missili balistici a raggio intermedio (IRBM) su Mosca. Questo è un pericolo serio per la Russia.
Perfino dopo che l’Ucraina sarà finita, la NATO e i suoi accoliti europei continuerà ad essere un pericolo per la Russia: entrambi hanno dimostrato di essere incapaci di rispettare le proprie promesse. La Russia deve perciò incaricarsi di riorganizzarli.
La Russia lo può fare con la forza, ma non ci saranno marce su Riga, Varsavia, Berlino o Parigi (ricordiamoci che la Russia l’ha già fatto e che, ogni volta, ciò ha portato a cambiamenti importanti in Europa).
La Russia ha annunciato i suoi obbiettivi strategici. Nel dicembre del 2021, la Russia ha esposto due accordi con gli Stati Uniti e con la NATO. Includevano richieste per una futura sistemazione in Europa che garantisse la sicurezza collettiva per tutti. Il 21 gennaio 2022, il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si stava per incontrare col Segretario di Stato Anthony Blinken a Ginevra per parlare delle proposte russe. Pochi minuti prima della riunione, il Ministro degli Esteri russo ha tenuto [in inglese] una conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti:
Domanda: Che cosa implicherà per Romania e Bulgaria la richiesta russa che la NATO ritorni ai confini del 1997? Dovranno lasciare la NATO, chiudere le basi statunitensi sul loro territorio, o qualcos’altro?.
Risposta: Lei ha menzionato una delle pietre angolari delle iniziative russe. Sono state formulate deliberatamente con la massima chiarezza per evitare qualsiasi ambiguità. Stiamo parlando del ritiro delle forze straniere, dei loro equipaggiamenti e armi, così come di intraprendere altri passi per ritornare allo stato in cui eravamo nel 1997 nelle nazioni non appartenenti alla NATO, Bulgaria e Romania comprese.
La Reuters fece questo resoconto [in inglese] da Mosca:
Le garanzie che la Russia chiede all’Occidente includono disposizioni che obbligano le forze NATO di lasciare la Romania e la Bulgaria, ha affermato venerdì il Ministro degli Esteri russo.
Mosca aveva chiesto alla NATO delle garanzie legalmente vincolanti sul fermare la sua espansione e sul suo ritorno ai suoi confini del 1997.
Rispondendo ad una domanda su cosa implicassero tali garanzie per Romania e Bulgaria, entrate nella NATO dopo il 1997, il ministro ha risposto che la Russia chiede l’uscita da quelle nazioni di tutte le truppe straniere e delle loro armi e altro materiale militare.
Dopo più di vent’anni trascorsi ad ascoltare Lavrov e Putin, chiunque dovrebbe sapere che non rivelano pubblicamente i loro obbiettivi senza avere un modo per raggiungerli. Meditano accuratamente i loro piani prima di annunciare i propri obbiettivi.
Allora, come può la Russia arrivare praticamente al ritiro della NATO dentro i suoi confini del 1997?
Sanzioni. Gli Stati Uniti hanno usato il loro potere economico e militare per sanzionare questa o quella nazione che non fa come Washington comanda. A meno di essere promulgate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tali sanzioni non hanno alcuna base nella legge internazionale. Nonostante ciò, gli Stati Uniti usano perfino le sanzioni secondarie, minacciando sanzioni contro l’Europa, o chiunque altro, se non è rispettato l’ordine di non fare affari con l’Iran o il Venezuela.
Alan MacLeod @AlanRMacLeod – 22:45 UTC · Jun 5, 2022.
Gli Stati Uniti stanno pensando di “permettere” all’Europa e al Venezuela di commerciare fra loro. Pensate a ciò che ci dice questa storia sui rapporti di forza globali, e su chi sia al comando..
[Bloomberg @business – 12:13 UTC · Jun 5, 2022
Gli Stati Uniti potrebbero consentire all’Eni e alla Repsol di trasportare in Europa petrolio venezuelano a partire da luglio per rimpiazzare il greggio russo, riporta la Reuter]
La Russia può fare lo stesso. Ma, siccome lei segue sempre la legge internazionale, lo deve fare in una maniera leggermente diversa.
La Russia è una superpotenza nel produrre tutti i tipi di materie prime di cui il mondo, e specialmente l’Occidente, ha bisogno. I prezzi dell’energia in Germania come minimo triplicherebbero se fosse completamente tagliata fuori dalle forniture russe.
I leader industriali tedeschi hanno annunciato [in tedesco] a gran voce di dover chiudere bottega se continuassero le attuali politiche europee di restrizione sulle forniture energetiche russe. I giganti chimici BASF e Bayer dovranno espatriare in altre nazioni. La Volkswagen, la Mercedes, la BMW dovranno interrompere tutta la produzione in Europa. La produzione di acciaio cadrebbe a zero. La mancanza di fertilizzanti condurrebbe alla dipendenza dalle agricolture estere.
Seguirebbe la disoccupazione di massa. Milioni di persone scenderanno nelle strade per protesta contro le interruzioni a rotazione di corrente, per il freddo nelle case e per l’iperinflazione.
La Russia può arrivare a questo in qualsiasi momento. Deve semplicemente interrompere le forniture di petrolio e di gas all’Europa.
Nonostante i sei “pacchetti sanzionatori” europei contro la Russia, manca ancora una risposta reciproca da parte della Russia. Potrebbe sperare sempre che i leader europei si rendano conto del gioco mortale cui sono sottoposti da parte degli Stati Uniti.
Sfortunatamente, i leader europei sono idioti e compromessi. Il “verde-oliva” Ministro della Distruzione Economica, Robert Habeck, sogna sempre di mettere al tappeto l’economia della Russia perfino mentre il rublo si sta rafforzando e l’economia tedesca rischia di cadere a pezzi. Il Cancelliere Olaf Scholz non è mai stato una mente brillante e si è compromesso a fondo col suo coinvolgimento nello scandalo Wireguard [in inglese]. Era Ministro delle Finanze quando i rapporti sulla frode da miliardi di dollari della compagnia sono stati soffocati dal suo ministero. E non parliamo nemmeno di Ursula von der Leyen, che ha dato prova di essere corrotta e incompetente fin da quando assunse [in inglese] il suo primo incarico pubblico. I servizi segreti statunitensi conoscono i molti altri crimini in cui questa gente è impelagata.
Gli attuali e ideologici leader dell’Europa dovranno essere sostituiti da altri senza macchie, e dovranno seguire la tradizione tedesca della Realpolitik [in italiano].
Solo con leader nuovi e decenti l’Europa tornerà coi piedi per terra.
La Russia può aiutarla, risolvendo nello stesso tempo anche il suo problema della NATO.
Lei può dichiarare pubblicamente che:
NON CI SARANNO PIÙ FORNITURE RUSSE DI ALCUN TIPO ALL’EUROPA FINCHÉ NON ROMPERA’ I SUOI LEGAMI CON WASHINGTON.
Che cosa accadrebbe?
Milioni di discussioni sarebbero tenute al lume di candela nelle fredde e affamate case europee. Le opinioni politiche cambierebbero. I governi sarebbero rimpiazzati da altri, più pragmatici.
La Francia e la Germania lascerebbero la NATO o diventerebbero impoverite e irrilevanti. Alle truppe statunitensi sul suolo europeo sarebbe chiesto di lasciare il paese, pena l’essere attaccate e buttate fuori da un pubblico inferocito. La Germania proibirebbe il suo spazio aereo ai voli militari statunitensi. Gli Stati Uniti perderebbero la loro presa sul continente.
Questo non può accadere? Beh, Gonzalo Lira non è d’accordo, ed io nemmeno. Ai primi di febbraio, prima dell’intervento russo in Ucraina, avevo avvertito [in inglese] delle conseguenze delle attuali politiche “occidentali”:
La strategia statunitense di “sistemare” la Russia in Europa imponendole “sanzioni dirompenti”, per poi attaccare la Cina, sta fallendo, perché è completamente mal concepita.
La Russia è la nazione più autarchica del mondo. Produce quasi tutto ciò di cui abbisogna e ha prodotti molto desiderabili di cui c’è globalmente richiesta, e sono necessari specialmente in Europa. La Russia ha anche grandi riserve finanziarie. Una strategia contro la Russia basata sulle sanzioni non può funzionare.
Le conseguenze per l’Europa erano [in inglese] chiare:
Gli Stati Uniti e i loro accoliti, nell’Unione Europea e da altre parti, hanno imposto alla Russia sanzioni molto dure per danneggiarne l’economia.
L’intenzione finale di questa guerra economica è il cambio di regime in Russia.
Le probabili conseguenze saranno cambi di regime in molte altre nazioni.
…
Tutti i consumi energetici negli Stati Uniti e in Unione Europea subiranno un aumento di prezzo. Ciò spingerà in recessione l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Non appena la Russia aumenterà il prezzo delle merci sulle quali ha il potere d’influire (gas, petrolio, grano, potassa, titanio, allumini, palladio, neon, eccetera), la crescita dell’inflazione in tutto il mondo diventerà significativa.
…
[La Russia e la Cina] hanno speso più tempo nel pensare al problema di quanto abbiano fatto gli Stati Uniti.
Gli europei avrebbero dovuto rendersene conto invece di aiutare gli Stati Uniti a mantenere la loro immagine di potenza unipolare.
Ci vorrà del tempo perché le nuove realtà economiche facciano presa, ma cambieranno probabilmente l’attuale visione sui veri interessi strategici europei.
L’Europa è fortunata, nel senso che la Russia, perfino prima di rientrare in Ucraina, ha offerto un’alternativa molto decente all’egemonia statunitense sull’Europa:
Un uomo che ha accesso all’orecchio di Putin, il professor Sergey Karaganov che è Presidente Onorario del Consiglio sulla Politica Estera e di Difesa della Russia, ha scritto un editoriale che illustra un’alternativa.
Il pezzo è stato richiesto dal Financial Times, sul quale era prevista la sua pubblicazione, il che vuol dire che fosse diretto alla leadership europea. Ma poi il giornale ha rifiutato l’articolo non fornendone ragione. È stato poi pubblicato [in inglese] sul giornale Russia in Global Affairs e ora ripubblicato [in inglese] su RT.
…
[Karaganov] afferma:
Il sistema di sicurezza in Europa, costruito in gran parte dall’Occidente dopo gli anni ’90, senza la firma di un trattato di pace dopo la fine della precedente Guerra Fredda, è pericolosamente insostenibile.
Ci sono alcune strade per risolvere il ristretto problema ucraino, come il suo ritorno ad una permanente neutralità, o garanzie legali da molte nazioni chiave della NATO di non votare mai per ulteriori espansioni del blocco. I diplomatici, ritengo, ne hanno altre nelle loro maniche. Noi non vogliamo umiliare Bruxelles insistendo che ripudi le sue erronee dichiarazioni sull’espansione senza confini della NATO. Noi tutti conosciamo come siano finite l’umiliazione di Versailles e, naturalmente, l’attuazione degli Accordi di Minsk.
Ma l’impegno è più vasto: costruire un sistema funzionante sulle rovine del presente. E senza ricorrere alle armi, ovviamente. Probabilmente all’interno della più ampia cornice euroasiatica. La Russia ha bisogno di un sicuro e amichevole fianco occidentale nella competizione del futuro. L’Europa senza la Russia o perfino contro di essa sta perdendo rapidamente tutta la sua influenza internazionale. Negli anni ’90 questo fu previsto da molti, quando la Russia offrì di integrarsi, non di essere assorbita, con i sistemi continentali. Noi siamo troppo grandi e orgogliosi per essere assorbiti. A quel tempo, la nostra proposta fu respinta, ma c’è sempre la possibilità che stavolta non lo sarà.
L’ultimo paragrafo è l’essenza dei veri obbiettivi strategici della Russia. Essi richiedono di distruggere l’attuale sistema di egemonia statunitense sull’Europa. L’Europa deve essere “de-natizzata”. Probabilmente saranno necessari cambi di regime nelle nazioni europee per potervi assistere.
I leader della Russia hanno adesso l’unica possibilità del secolo per raggiungere questi obbiettivi, e saranno condannati dai loro compatrioti se non lo faranno. Gli Stati Uniti non hanno alcun modo per impedire o controbattere il boicottaggio russo delle vendite e le sue conseguenze.
Quando si sveglieranno finalmente per affrontare questi fatti i leader europei, o quelli dietro di loro?
..
Aggiornamento:
Un estratto dalla corrente conferenza stampa di Lavrov:
Russian Embassy, UK @RussianEmbassy – 11:41 UTC · Jun 6, 2022.
Ministro degli Esteri Lavrov: secondo tutte le apparenze, nessuno sta nemmeno tentando di riformare la NATO. Stanno trasformando questa “alleanza difensiva” in un’alleanza globale, con l’obiettivo del dominio militare globale. Questo è un sentiero pericoloso, che è destinato decisamente al fallimento.
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Articolo di Bernhard pubblicato su Moon Of Alabama il 6 giugno 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]