Cifre da “capogiro”
mar 18th, 2010 | Di Pietro Garante | Categoria: Contributi, Politica Internazionaledi Pietro Garante
Sulle elezioni amministrative francesi e su quelle prossime italiane
Nel primo turno delle recenti elezioni amministrative francesi, i Socialisti hanno preso il 29,1% e con una coalizione con ambientalisti e sinistra radicale raggiungerebbero il 53% dei consensi.
Bersani esulta per il “successo importantissimo dello schieramento progressista in Francia”.
In realtà simili dichiarazioni non fanno altro che ribadire il disprezzo degli apparati dei partiti per il cosiddetto “popolo sovrano”. L’astensionismo in questo turno è infatti arrivato al 53,6%. I conti sono presto fatti: l’eventuale vittoria della coalizione di sinistra si baserebbe sul 28% dei consensi degli elettori francesi. Un risultato stupefacente!
Vogliamo vedere in faccia la realtà o vogliamo continuare a far finta di esser sani?
Anche se è prematuro capire che tipo di politica farebbero i Socialisti francesi, alcune affermazioni a caldo del “mitico” ministro della cultura di Mitterand, Jack Lang, non sono per niente rassicuranti. Sostanzialmente il nemico principale dei Socialisti sembrerebbe essere quel minimo residuo di decenza gaullista che ancora non è stata spazzata via dall’orrendo Sarkozy. Insomma: dopo i barbari i Barberini. Ad ogni modo è solo una prima sensazione e occorre aspettare indicazioni più precise.
Ad ogni modo, la cugina Francia è indubbiamente lo specchio di quanto succederà in Italia: comunque andranno le prossime amministrative italiane, chiunque vincerà lo farà sull’onda di questi consensi da “capogiro”.
Poi ci sarà una corsa all’accorpamento di partiti, spezzoni, famiglie e famigli, conventicole, correnti e singoli esponenti verso il centro, con ribaltoni, tradimenti, ipocrisie, opportunismi, corruzioni, trasformismi e tutto il classico repertorio di cui non tutti noi, immagino, andiamo fieri.
La scusa sarà l’evidente ingovernabilità. Tale corsa sarà accompagnata dalla gara a chi è più servile nei confronti degli Stati Uniti. Gara che, mi sbaglierò, vede la sinistra in pole position, non perché questa sia la predestinazione della sinistra in generale, ma semplicemente perché a ciò hanno portato gli eventi storici qui da noi, mentre in altri Paesi le cose sono andate in modo differente. Ma pole position o meno, il risultato sarà comunque una coalizione normalizzata e deberlusconizzata. Allora si gioirà per la riconquistata libertà (specialmente dei conduttori milionari di talk-show, perché l’esercizio della libertà ormai si misura a talk-show) e per aver scongiurato il pericolo fascista.
In realtà i guai veramente seri inizieranno proprio allora.
Con la probabile scusa dei conti pubblici da rimettere in ordine, della crisi dei debiti sovrani, della crisi globale e della governabilità economica europea, le nostre risorse (come quelle degli altri Paesi della UE) inizieranno a convergere sempre più verso oligarchie finanziarie europee.
C’è da giurare che ci sarà chi, e intendo a sinistra e all’estrema sinistra, vedrà in tale novità un importantissimo passo avanti verso l’unità politica dell’Europa. In realtà sarà un passo importantissimo verso un’accentuata compradorizzazione della UE, perché dalle oligarchie europee queste risorse verranno riversate in misura cospicua verso l’affamatissima America (defezioni, fronde e resistenze sono ovviamente da prevedere – e si spera che saranno tante e incisive).
Così, tutti i politici rimasti ancora in piedi inneggeranno alle magnifiche sorti e progressive, mentre noi potremo dare un definitivo addio a scuola, sanità, trasporti e servizi vari, e a tutto il resto del welfare, pensioni comprese, e al posto di lavoro fisso o precario.
In compenso avremo tanti soldati e bombardieri all’estero. Viva l’Italia!
Ma forse ci sarà qualcuno pronto a intercettare la maggioranza ormai schifata degli Italiani.
Sarà un miracolo se non sarà uno che ha appena finito di leggere il Mein Kampf.
il quadro nell’occidente capitalista e’ questo,le masse astensioniste hanno inteso istintivamente, sotto-pelle direi, che destra e sinistra sono divisioni artificiose visto che il padrone e’ unico e si comportano di conseguenza.In attesa di meglio penso che la strada della deleggittimazione di questo marcio sistema sia la strada corretta