Sempre su Sinistra e Destra
gen 9th, 2010 | Di Costanzo Preve | Categoria: Dibattito Politico, Primo Piano, Teoria e criticadi Costanzo Preve
Sempre su Sinistra e Destra
Rilievi fraterni alla risposta a Costanzo Preve di Domenico Losurdo
Ho letto con attenzione e con gratitudine la risposta di Domenico Losurdo ai miei rilievi. Con attenzione, perché il suo contenuto si situa ad un livello molto superiore al consueto chiacchiericcio, in cui il signor Tartaglia sostituisce il signor Gramsci, e la signora Rosy Bindi sostituisce la signora Rosa Luxemburg. Con gratitudine, perché bisogna sempre essere grati a chi accetta di misurarsi sulla base di argomenti storici e filosofici di lungo periodo. Su questa base non ci sono vanità, vinti o vincitori, ma vincono sempre tutti i partecipanti al dialogo.
Per questa ragione chiedo a Losurdo un’ultima ospitalità. Ultima perché un dibattito non può continuare all’infinito, non certo perché si possa pretendere di “esaurire” un tema interminabile. Interminabile, perché non può terminare se non alla fine del ciclo storico che stiamo vivendo. Ed esso è ben lontano dal terminare. Questa “epoca di gestazione e di trapasso” (Hegel) probabilmente è appena incominciata.
1. Losurdo colloca la legittimità e la plausibilità della dicotomia Destra/Sinistra all’interno di una interpretazione coerente della storia della filosofia moderna e della storia contemporanea. Bene! È proprio così che bisogna fare! In caso contrario saremmo consegnati al chiacchiericcio inutile se siano più di sinistra Ferrero o Diliberto, Bersani o D’Alema, Vendola o Bertinotti, eccetera. Se gli si vuole rispondere, bisogna farlo accettando integralmente il terreno da lui correttamente proposto. Ed è proprio quello che intendo fare. Ma prima, però, farò alcuni rilevi secondari.
2. Losurdo afferma che ho inteso fare “una critica alla sua produzione intellettuale nel suo complesso“. È chiaro che personalmente sono portatore di un’interpretazione diversa sia della storia contemporanea (cfr. La quarta guerra mondiale, Edizioni All’insegna del Veltro, 2008, Parma), sia della logica di sviluppo della filosofia moderna. Perché dovrei nasconderlo? E tuttavia, una produzione intellettuale deve essere giudicata sulla base della contestualizzazione all’orizzonte storico in cui viene prodotta. In questo senso, considero la produzione intellettuale complessiva di Losurdo quella relativamente migliore in rapporto a gran parte delle altre presenti nel marxismo italiano attuale. Migliore di quella di Finelli e dei suoi bizantinismi. Migliore di quella dell’attuale La Grassa, che sta compiendo un suicidio dell’althusserismo in direzione di una analisi geopolitica alla Clauserwitz delle strategie dei gruppi dominanti. Migliore di quella del gruppo althusseriano della Turchetto o di Morfino, che ha sostituito di fatto Marx con Darwin, e crede che il terreno filosofico più avanzato di oggi sia il sostenere che Dio non esiste, chi ci crede è un cretino, e che la filosofia o si risolve in epistemologia o ha lo statuto di una predica di un parroco. E quindi, ritenendoTi relativamente il migliore, come potrei essere interessato a delegittimare l’insieme della Tua produzione intellettuale? Certo, ho la legittima presunzione di avere prodotto una sintesi filosofica relativamente ancora migliore della Tua. Ma questa è la legittima presunzione di tutti coloro che fanno la nostra professione, che definirei quella di Storico della Filosofia + Portatore di un profilo filosofico indipendente originale.
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