Finalmente possiamo dire la nostra sull’acqua!
gen 17th, 2011 | Di Riccardo Di Vito | Categoria: Politica interna
di Riccardo Di Vito
L’idea è semplice quanto rivoluzionaria in questo Stato: si tratta di inserire l’acqua tra i diritti umani nella Costituzione, in modo tale da rendere fuori legge eventuali tentativi di privatizzazione. Abbiamo l’occasione di essere protagonisti di un momento democratico di portata storica. La Corte Costituzionale ha dato l’assenso affinché l’iter referendario in difesa dell’acqua pubblica prenda avvio.
In realta, sono due dei tre quesiti proposti dai movimenti italiani in difesa dell’acqua pubblica ad essere stati accettati, che ci permetteranno di poterci esprimere su un bene essenziale come l’acqua. Finalmente potremo imporre un divieto molto serio alla mercificazione di almeno uno dei diritti fondamentali sull’uomo, anche se la strada per impedirla su tutti gli altri aspetti della nostra vita è ancora lunga.
Il nostro Paese è tra i primi per consumo di acqua in bottiglia, quindi sarà difficile la campagna referendaria che ci vedrà impegnati a spiegare a tutti che non stiamo parlando di un bene alienabile, ma di un bene dell’umanità, che non può essere commercializzato. Dobbiamo rivestire l’acqua della sua dimensione di diritto umano.
Mentre siamo tutti in attesa delle motivazioni della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, iniziamo a preparare questa battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, che ha già visto un milione e mezzo di persone firmare per sostenere i referendum. Ci dobbiamo impegnare tutti in prima linea, perché si tratta di un bene comune da togliere dalle grinfie del capitalismo!
I passi da compiere per sostenere un nuovo modello di produzione e di consumo sono tanti, ma dobbiamo anzitutto far sì che i beni comuni siano de-mercificati, resi, nella sostanza, beni indisponibili dell’umanità, non soggetti a compravendita.
Le decisioni della Consulta sono state diffuse da alcuni amici e compagni dei movimenti per l’acqua pubblica. Le inserisco qui di seguito:
n. 149 sulla “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione”: ammissibile (Referendum 1)
n. 151 sulla “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma”: ammissibile
n. 153 su “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”: ammissibile
n. 154 su “Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n.51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale”: ammissibile
“Il Comitato Promotore del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull’abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull’acqua siano davvero gli italiani. E verranno attivati tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera. Il prossimo grande appuntamento sarà il 19 marzo, quando il popolo dell’acqua scenderà in piazza a Roma in piena campagna referendaria”, si legge in alcuni comunicati. Non potremo fare a meno di esserci!