Scrittori del fantastico, inquisitori e bufale politiche

lug 16th, 2010 | Di | Categoria: Contributi

di Eugenio Orso

La questione più importante potrebbe ben essere, oggi, il licenziamento da parte della Fiat nello stabilimento di Melfi, a Potenza, di lavoratori sindacalizzati e di rappresentanti sindacali della Fiom, ormai il solo sindacato che difende sul campo dalle vessazioni criminali degli agenti di un capitalismo finanziarizzato, onnipotente e mutante un milione e settecentomila lavoratori metalmeccanici, e disposto a dare battaglia ai macellai sociali impugnando i licenziamenti.

Tuttavia, mi è capitato di leggere un articolo, cortesemente inviatomi in formato elettronico dai Comunisti Comunitari di Roma, in cui il premiatissimo scrittore del fantastico Valerio Evangelisti molto in voga negli anni novanta con il suo inquisitore trecentesco Eymerich, ci avverte del gravissimo “pericolo rosso-bruno” dilagante anche qui, in Italia, e questo dalle pagine dell’ultimo numero del mensile di RC/ Liberazione “Su la testa”.

Il titolo dell’articolo in questione è I “Rosso-Bruni”: vesti nuove per una vecchia storia, ed è caratterizzato da robuste dosi di malafede, superficialità, settarismo, volontà di mettere tutti quelli che per qualche motivo “stanno sul gozzo” al furente neoinquisitore rifondarolo Evangelisti/ Eymerich sullo stesso rogo, per bruciarli a suon di menzogne.

Posso capire che dopo l’era istituzional-governativa-salottiera-mediatica bertinottiana – in cui sono stati fatti letteralmente fuori nel partito gli operai con i loro problemi concreti, sostituiti da abbondanti dosi di travestiti [e cocaina?], dalle unioni gay e dai “diritti umani” neoliberali, in cui la lotta di classe novecentesca è stata mandata in soffitta assieme agli imbarazzanti ritratti del Giuseppe d’Acciaio che tanto disturbavano il social-liberale Bertinotti, in cui hanno imperversato Luxuria con tanto di boa e lustrini e il gauchiste à la page Sansonetti sempre in televisione – la perdita di tanti comodi seggi in parlamento, nonché di posizioni di potere e privilegio che si credevano acquisite, possa mandare fuori di testa la “crema” politica rifondarola, assieme ai suoi intellettuali ed ai suoi illustri e brillanti scrittori.

Posso capire la delusione che ha fatto seguito al settimo congresso di RC, il quale ha incoronato segretario Paolo Ferrero, ex ministro dell’ex premier ex democristiano Romano Prodi, ma non ha certo prodotto grandi cambiamenti e non ha portato gli sperabili risultati in termini di ripresa del consenso nei sondaggi, essendo Ferrero un Bertinotti senza Bertinotti, o un Vendola senza Vendola, come hanno sostenuto malevolmente alcuni.

Posso capire che i resti di RC, dopo il vistoso echec nelle elezioni politiche del 2008, cerchino di “segnare” le differenze ideologiche con quelli che erroneamente sentono come potenziali concorrenti per “la pagnotta” [vista anche la totale inesistenza della loro azione politica e sociale], onde delimitare un sia pur piccolo territorio, una loro “riserva di caccia”, come fanno in natura gli animali con l’urina.

Quello che non posso ammettere è che attacchino un nemico secondario, o addirittura un falso nemico, puntandogli contro l’indice, distogliendo l’attenzione dal nemico principale in grande avanzata: il Capitalismo Transgenico a scorrimento liquido dei capitali finanziari, i suoi agenti strategici e tutto il codazzo sistemico dei suoi sub-agenti politici locali.

E non posso ammettere che qualcuno, probabilmente obnubilato dalle ripetute [e meritate] sconfitte subite in questi ultimi anni, metta insieme in modo intellettualmente disonesto, del tutto cialtronesco e capzioso l’ex generale vallone della SS Jean-François Thiriart e il grande filosofo hegeliano, libero allievo di Marx, Costanzo Preve, in una sorta di immaginario fil rouge-brun che andrebbe dal nazismo del crepuscolo al Comunismo Comunitario.

Sono sciocchezze che hanno come scopo quello di sviare l’attenzione dalle rilevanti questioni culturali, politiche e sociali dell’epoca – alle quali sia Preve sia il sottoscritto, sia i comunisti comunitari prestano grande attenzione – , questioni che i rifondaroli non sono stati capaci di affrontare, o non hanno voluto farlo ritenendo più “pagante” ripiegare su un comodo ruolo di “ascari” sistemici.

Queste sciocchezze hanno anche lo scopo di diffamare gratuitamente e personalmente grandi pensatori come Costanzo Preve, ed un intellettuale e scrittore di mestiere come Valerio Evangelisti, che fra l’altro è l’autore dell’articolo, non può non saperlo.

Evangelisti ha fatto lo sforzo di leggere qualche opera di Costanzo Preve – che ha pubblicato fino ad ora oltre cinquanta libri – prima di “condannarlo al rogo” senza appello?

Ha letto i molti libri critici ed innovativi che Preve ha scritto sul pensiero originale di Marx e sul marxismo, quali ad esempio Marx inattuale e Storia critica del marxismo?

Conosce quella che è la concezione personale e originale di Preve del comunitarismo, non certo “reazionaria” e organicistica [Elogio del comunitarismo, il suo manifesto comunitarista, eccetera]?

Ha letto l’importante trilogia filosofica del pensatore di Torino dedicata all’Etica, alla Dialettica e al Materialismo?

Ha letto, infine, Il Popolo al Potere in cui Preve ci offre un’originale visione della democrazia?

E’ certo, infine, che si tratti di meri “opuscoli” di propaganda nazimaoista mascherata, che non merita neppure leggere?

Per quanto riguarda il fatto che la questione sociale, da intendersi principalmente come lotta di classe fra dominanti e dominati, è stata eliminata dall’agenda di questi presunti “rosso-bruni”, posso confermare che Costanzo Preve ha firmato assieme al sottoscritto un libro che presenta un’ipotesi sulla nuova struttura di classe del capitalismo contemporaneo [C. Preve - E. Orso, Nuovi signori e nuovi sudditi, Petite Plaisance Editrice, Pistoia, anno 2010] … altro che disinteresse per il dato sociale, le condizioni di vita dei subalterni e la lotta di classe anticapitalistica!

Posso assicurare che Costanzo, infine, non ha mai smesso di essere libero allievo di Marx, il cui pensiero studia ed interpreta con grande lucidità ed onestà intellettuale da almeno trent’anni.

Mi sembra evidente che Evangelisti, a differenza di quanto faceva la sua creatura letteraria Eymerich nei romanzi [che lo scrivente ha apprezzato, fra l’altro], non si prende neppure la briga di leggere ciò che scrivono quelli che con tanta leggerezza diffama, condannandoli al rogo, e neppure gli importa se sono veramente “colpevoli”, perché tanto lo ha già stabilito a priori, prima del processo.

Noi non siamo certo “Rosso-Bruni”, non ci riconosciamo in questa definizione superficiale, delegittimante e “inquisitoria”, e meno di tutti lo è Costanzo Preve, all’estero conosciuto come il maggior interprete italiano vivente del pensiero di Karl Marx, assieme a Domenico Losurdo, cioè proprio di quel pensiero che gli intellettuali e pregevoli scrittori rifondaroli sembrano avere da tempo letteralmente gettato nel cesso.

Ma se è certo che noi non siamo “Rosso-Bruni”, è altrettanto certo che Evangelisti è rosso … però di vergogna.

Ad infima, Eymerich!

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8 commenti
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  1. Sono Eugenio Orso e intervengo ancora una volta sulla squallida vicenda diffamatoria Evangelisti/ Su la testa/ RC, con qualche riflessione ulteriore e un po’ di “aneddotica”.

    Le ragioni vanno proprio ricercate nella mistificazione messa in atto per impedire che altri – i veri anticapitalisti – possano guadagnare qualche consenso nell’area di RC che è in evidente disfacimento.

    Apprendo che diversi giovani e meno giovani, in quella Trieste in cui passo le giornate lavorative, hanno di recente restituito la tessera, in alcuni casi con un certo disgusto.

    In merito all’articolo attribuito ad Evangelisti, che lo stesso [o chi per lui] ha frettolosamente scopiazzato in rete, utilizzando materiale più cospicuo già un po’ datato, ricordo che un episodio simile si è verificato qualche anno fa, quando La Rinascita settimanale [organo oggi defunto, se non erro, del PdCI] ha usato lo stesso materiale per costruire un dossier da allegare al settimanale e screditare così il quotidiano Rinascita di Ugo Gaudenzi, attaccato pesantemente nel dossier come “padre” dei nazimaoisti e rosso-bruno.
    A quel tempo io collaboravo liberamente con Rinascita [non facevo parte della redazione], e ho scritto una lettera aperta in difesa del quotidiano ed anche di Gaudenzi.
    Ma perché il PdCI e La Rinascita hanno utilizzato praticamente lo stesso materiale oggi utilizzato da Evangelisti/ Liberazione/ RC contro Costanzo e molti altri, sulla stessa linea di attacco diffamatorio?
    Sostanzialmente perché quando qualcuno chiedeva La Rinascita, come accadeva ad esempio in alcune edicole di Roma, l’edicolante molto spesso gli dava Rinascita di Gaudenzi, non avendo La Rinascita e perché probabilmente Rinascita vendeva di più… quindi l’hanno fatto per una miserabile questione di concorrenza, di copie vendute.
    Erano già con l’acqua alla gola ed hanno pensato bene di “mantenere l’orticello” anche a costo di scorrettezze e menzogne.

    Oggi RC è in profonda crisi [se lo merita!], Liberazione non se la passa molto bene [fattisuoi] ed Evangelisti, con tutta evidenza, manifesta l’intolleranza di chi sta andando fuori di testa. Il titolo del suo prossimo libro sarà Eymerich il pazzo?

    Saluti anticapitalisti

    Eugenio

  2. E’ inutile mettersi a parlare di Liberazione o RC. La maggior parte dei comunisti e dei marxisti italiani non si riconoscono ormai più da anni in questi partiti di “sinistra” (per non parlare degli Italiani più in generale). I risultati elettorali parlano da soli. Evangelisti non ha sicuramente parlato in nome di RC ma ha riportato dati presi dalla rete da ricercatori, fonti della BASE e indipendenti, non del partito!
    Tutti questi discorsi che ha scritto sono completamente inutili e non sciolgono il nodo fondamentale. Sembrano solo un tentativo di sviare le questioni centrali riportate nell’articolo di Evangelisti, e di coprirsi con concetti triti e ritriti.
    Eugenio Orso perchè non risponde a questa semplice domanda? Lei è marxista si o no?
    Dica chiaramente che lei è comunista e tolga ogni dubbio a chi come me ha letto l’articolo di Evangelisti.
    Altrimenti implicitamente dà ragione alle tesi di Evangelisti (cioè se lei non è comunista che diavolo ci fa a scrivere su una testata che si chiama “COMUNISMO e Comunità”??).

    Evangelisti tra le altre cose scrive di lei:

    EUGENIO ORSO, fino al 2008 nel comitato di redazione della rivista Opposta Direzione, edita da All’Insegna del Veltro, casa editrice di estrema destra creata da Claudio Mutti. Per sapere chi sia Claudio Mutti, basta cercare su Wikipedia.

    E’ davvero così? Faccia chiarezza!

  3. Caro Valentino, di ognuno di noi puoi leggere, su questo sito e sulla rivista Comunismo e Comunità, diversi articoli che ti possono rispondere, se non rimarrai soddisfatto ritenta, noi siamo disponibilissimi, a presto.

  4. Rispondo volentieri al cortese interlocutore Valentino.

    Premetto che Il mio è stato un percorso di crescita intellettuale e politica lungo e difficile, ed è proprio questo percorso che mi ha condotto nei territori [oggi "catacombali"] dell’anticapitalismo in cui da qualche tempo consapevolmente mi muovo.
    Ma procediamo con ordine.

    1) Sì, ho collaborato per un breve periodo con Opposta Direzione, che è soltanto un bollettino bimensile indirettamente legato ad Eurasia.
    Poi, però, ho interrotto sia la collaborazione sia i rapporti con quel mondo perché in forte dissenso su alcune questioni nodali, quali la preminenza assegnata alla geopolitica – diventata in quei contesti addirittura un’ideologia! – e la funzione di “liberatore” dell’Europa che gli euroasiatisti attribuivano [più che strumentalmente direi ingenuamente] all’orrenda satrapia putiniana …
    Inoltre, fra gli euroasiatisti vi era [e credo che vi sia ancora] ben poca sensibilità per le questioni sociali e le ragioni del conflitto verticale con i dominanti.
    Ho collaborato liberamente, per un certo periodo, anche con Rinascita di Gaudenzi, se è per questo, e non ho difficoltà a riconoscerlo.
    Del resto, ho collaborato liberamente anche con altri, ma senza mai diventare del tutto interno ai gruppi.
    Devo essere “mandato al rogo” per questo dall’Eymerich conformista / rifondarolo di turno?

    L’incontro con il filosofo Costanzo Preve è stato per me fondamentale, decisivo, di grande positività per la mia crescita sul piano intellettuale e per la comprensione del sistema in cui siamo costretti a vivere.

    Da tempo ho interesse per il pensiero di Marx, pur non essendo propriamente di formazione marxista, ed apprezzo in modo particolare il Marx giovane, filosofo e idealista.
    In un passato più lontano, ho avuto qualche interesse per la filosofia di Nietzsche, che non ho mai compreso a fondo e che oggi rigetto interamente, a partire dalla sua concezione dell’uomo, e per quella del tradizionalista ed esoterico Evola.
    Comunque, la mia formazione è, per così dire, non prettamente filosofica ma economico-sociologica.

    2) Sulla base dell’insegnamento di Costanzo – che ha coniato anni fa l’espressione “ripensare Marx” – ritengo che è necessario ed utile partire dal pensiero originale di Marx e dalle sue teorie [l'alienazione nei concreti rapporti di produzione, il modo di produzione, il plusvalore assoluto e relativo, la sussunzione formale e reale del lavoro al capitale, eccetera] per poter costruire una nuova teoria anticapitalista degna di questo nome.
    Ho scritto che è necessario ed utile ripartire dal pensiero originale di Marx, non lesinando critiche – dove ciò si rende necessario – al marxismo otto-novecentesco.

    3) Per quanto riguarda specificamente il comunismo, premesso che nella storia umana ha assunto più di un volto [comunismo primitivo, comunismo aristocratico schiavista spartano-dorico, comunismo di matrice marxista], da un po’ di tempo mi sento molto vicino al gruppo di Comunismo [appunto] e Comunità.
    Comunismo e Comunità sono due parole che possono stare insieme, e che storicamente hanno convissuto.
    Del resto, per quanto riguarda la classe antagonista nata dalle contraddizioni del capitalismo del secondo millennio – quella operaia, salariata e proletaria – cos’era se non una vasta comunità [di subalterni] deterritorializzata, con una propria cultura e animata da una specifica coscienza, con evidenti legami di tipo solidaristico fra i suoi membri?

    Per concludere, ti risponderò con un po’ di ironia, affermando che sono sicuramente più comunista che liberale [e la cosa ti dovrebbe essere ormai chiara], più comunitarista che individualista, più collettivista che liberista, più anticapitalista che liberalcapitalista …

    4) Per quanto riguarda i gruppi e le singole personalità citate nell’articoletto di Evangelisti/ Eymerich [ma quale delle due personalità predomina?], ti posso assicurare che possono ben costituire l’oggetto di critiche, motivate, che si può certo non aderire ad alcune loro posizioni politiche, ma che non fanno parte di un diabolico complotto unitario che parte da Thiriart per arrivare a Mutti o a Preve … questi presunti “Rosso-Bruni” non sono certo paragonabili ai Rosacroce di certa letteratura!

    Mi associo a Maurizio che ti esorta a leggere gli articoli, gli scritti e i saggi presenti in gran numero nell’archivio del sito.
    Lascia perdere gli scrittori del fantastico e fatti un’idea tua, in particolare di ciò che rappresenta Comunismo e Comunità, ispirato da Costanzo.

    Saluti

    Eugenio Orso

  5. [...] esempio e i suoi compagni su facebook si scatenano contro la malcapitata Angela Scaparro e sul loro blog contro Evangelisti, mentre Socialismo nazionale e Gerarchia sono realtà di “fascismo di [...]

  6. Ho letto gli articoli, in merito allo squallido “affaire Evangelisti”, presenti in Cursus Honorum.
    Che dire?
    E’ facile fare l’inquisitore “marxista puro e ortodosso” con gli abbondanti introiti garantiti dalla Mondadori di Berlusconi …
    Il ben pasciuto autore “antifascista” ha incassato bene e si gode il soldo erogatogli dai berluscones.
    Un grande anticapitalista/ antifascista marxista ortodosso!
    Siamo allo stesso livello etico dei vari Bonanni e Angeletti, che vendono ogni giorno i lavoratori come schiavi a Confindustria e che presto incasseranno il premio intascandosi i soldi con cariche pubbliche … niente di diverso!

    Una simile sporca e miserabile figura ha pure il coraggio di “attaccare” con fare inquisitorio [e con una gran faccia di palta] il sottoscritto, Maurizio Neri e altri.

    E’ facile ed è troppo comodo fare l’Eymerich che difende una [supposta] “purezza antifascista” con i soldi della famiglia Berlusconi [Mondadori].

    Eugenio Orso

  7. L’inquisitore de noattri ha fatto una figura che si dovrebbe ritirare all’eremo di Camaldoli.

    Per il resto c’e’ molto fermento in giro e questi signori hanno bisogno di veicolare sempre
    il BIPOLARISMO DESTRA SINISTRA per controllare le masse.

    Ma prima o poi le masse apriranno gli occhi…almeno speriamo

    saluti a tutti

    C.S. CURSUS HONORUM

  8. Contropiano si è subito accodata alla campagna diffamatoria lanciata dalla rivista di rifondazione “su la testa”, ripubblicando sul proprio sito,un vecchio articolo, questa è la nostra risposta fatta allora.

    “Su la testa” lo diciamo noi, giù la testa, coglioni!

    Maurizio Neri

    DINOSAURI IN DELIRIO

    Non è facile rispondere ad articoli come quello uscito nell’ultimo numero di Contropiano (n° 5, settembre 2007, senza firma) dal roboante titolo
    “A VOLTE…RITORNANO!!”, non perché l’articolo in questione sia di buona levatura, ma per il motivo opposto, per la sua penosa redazione, che lo colloca indubbiamente tra l’immondizia degna di un settimanale di gossip.

    Segue: http://www.facebook.com/note.php?note_id=146176842059663&id=100001011726579&ref=mf

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