L’Uomo che verrà: decisamente sì
giu 14th, 2010 | Di Piero Pagliani | Categoria: Recensionidi Piero Pagliani
Dopo “Il vento fa il suo giro” Giorgio Diritti, regista istriano-bolognese, ci regala un altro affresco mirabile sulla vita contadina, le sue durezze, le sue contraddizioni e le sue tenerezze: “L’uomo che verrà”.
Nel primo film, la condizione materiale e culturale contadina era resa tramite un’inversione, tanto paradigmatica quanto del tutto plausibile e priva di didascalismi: Philippe (Thierry Toscan), un ex professore francese che ha deciso di fare il contadino, e la sua famigliola, decidono di lasciare la Francia per “questioni ecologiche” (non può sopportare la centrale nucleare costruita vicino ai terreni dove lavora).
Continua: L’uomo che verrà