Una bomba atomica vagante da disinnescare
giu 10th, 2010 | Di Redazione | Categoria: Primo PianoA distanza di qualche giorno dagli eventi al largo delle coste di Gaza, è possibile e utile abbozzare una prima analisi più approfondita.
1. Il criminale attacco in acque internazionali delle Forze Armate israeliane alla Freedom Flotilla in sé non ha molti elementi di novità rispetto all’usuale comportamento dello stato sionista (stato non ebraico, come lo definisce lo storico ebreo Ilan Pappé): indifferenza ad ogni norma internazionale accompagnata dalla consapevolezza della totale impunità, strage di civili inermi e, se del caso, assassinio di pacifisti. Basti pensare alla spietata uccisione della pacifista statunitense Rachel Corrie dell’International Solidarity Movement (ISM), a Rafah nel 2003, mentre si opponeva totalmente disarmata all’abbattimento di case palestinesi (una delle navi umanitarie era stata infatti battezzata col suo nome).
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Mi piacerebbe capire perché Pappe definisce lo stato d’Israele stato non ebraico. Grazie.
A mio avviso avendo letto diversi suoi articoli e due libri, Pappe, come altri ebrei o isrealiani antisionisti, vuole mostrare che l’ebraismo inteso sia come cultura che come religione non è rappresentato da Israele e che la pretesa di Israele e del sionismo di rappresentalo è un’impostura storica ed ideologica tra l’altro recentissima rispetto alla millenaria storia del popolo ebraico prima e dopo la diaspora.
Ribadire che Israele non è uno Stato ebraico, ma uno Stato sionista, anche se può apparire contraddittorio con quanto affermato dai sionisti stessi, è in realtà la rappresentazione veritiera della vastità dell’ebraismo in quanto tradizione, religione e cultura secolare e tutt’ora diffusa in tutto il mondo. Il punto è che lo stato di Israele rappresenta una vera e propria eccezione unica tra gli Stati del mondo perché pretende di fondarsi su un concetto di appartenenza ad un popolo su basi di carattere pseudo-biologico oltre la tradizione, il territorio, la lingua, il patto costituzionale, il contratto sociale. In base a questa particolare caratteristica del senso di cittadinanza in Israele, si sarebbe portati a confermare la sovrapposizione tra Israele ed ebraismo. In verità questa è soltanto un’autocertificazione sionista parzialissima e contraddetta dall’esistenza di centinaia di migliaia di ebrei non israeliani.