Psicopolitica: le coppie di concetti
giu 7th, 2010 | Di Federico Stella | Categoria: Teoria e criticadi Federico Stella
In questo articolo si svilupperà un breve percorso in cui, passando per una serie di autori si tenterà di spiegare, nel miglior modo possibile, una questione che è stata vissuta, da alcuni filosofi, come un nodo centrale dello sviluppo del pensiero occidentale. Molto spesso il fraintendimento, il cambiamento di contesto storico o il disuso di determinati termini, può rendere totalmente vano l’insegnamento dei maestri del passato, facendo della filosofia e del pensiero umano sviluppatosi nel percorso storico, come una semplice raccolta di idee. Questo fenomeno rende quella che fu l’elaborazione di concetti ben precisi nati da specifiche esigenze spirituali e materiali come degli inutili parole astratte non significanti nulla. Prendendo ad esempio la concretezza concettuale con cui Platone utilizza alcuni termini, faremo il primo passo per capire dove risiede l’imperdonabile errore con cui la ragione astratta occidentale ha eretto a simboli del dominio capitalista parole gonfie solo d’aria e di chiacchere, ma in realtà prive di qualsiasi concreto significato. Nel corso dello scritto comprenderemo quanto da vicino queste riflessioni riguardino sia l’elaborazione teorica comunista, sia il rafforzamento contenutistico del termine comunità.
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